Viaggio negli strumenti di cottura: la terracotta

23 Maggio 2018

L’antenato di tutte le pentole! Un tuffo alle origini della cottura.

Che ne dici di usare la macchina del tempo e provare a cucinare come gli uomini del neolitico? Non sto esagerando ti basterà cucinare in una pentola in terracotta! Che te ne pare come inizio? Il viaggio negli strumenti di cottura, oggi, butta lo sguardo indietro a quando, i nostri antenati cominciarono a “elaborare le cotture”. La terracotta come strumento ha rappresentato la  “Materia prima della cultura” (Levi Strauss: “Il Crudo e il Cotto”), in pratica uno dei primi gesti dell’uomo che si evolveva.

Ma non ti voglio annoiare con la lunga storia dell’evoluzione dell’uomo dalla scoperta del fuoco, all’uso dei primi utensili da cucina, ma era indispensabile farti sapere quanto la terracotta di cui parleremo sia radicata nella nostra storia e nelle nostra cucine, potrebbe essere considerata l’antenato di tutte le pentole!

Ma vediamo perché dovresti aggiungere alla tua cucina una nuova pentola in terracotta. La risposta potrà sembrare banale, ma è l’unica possibile: in terracotta abbiamo la cottura “naturale” per eccellenza. Ogni cibo viene cotto in modo da rispettarne caratteristiche e sapori.

Una cucina autentica: questo, secondo me, è il motivo più importante per cucinare in terracotta. Altri li vedrai fra breve ma sono secondari rispetto alla possibilità di cucinare un alimento, in modo vero e genuino. A me già, come si presenta una pentola di terracotta da un senso di focolare, di casa, di stare insieme!

Cosa ti offre uno strumento di cottura come quello in terracotta:

  • la cottura più naturale e fedele al cibo che cucini; (questo lo abbiamo già detto ma è importante e lo ribadisco);
  • puoi usarlo in forno e microonde (la terracotta che abbiamo in negozio ha queste caratteristiche, risultato di un processo di smaltatura ad alte temperature e senza microfessure);
  • potrai servire i tuoi cibi direttamente in tavola (prova a immaginare che spettacolo, poter servire il tuo minestrone, la tua zuppa direttamente in tavola);
  • tutte le cotture a fuoco lento potrai realizzarle in modo impeccabile: legumi, risotti, minestroni di verdure, stufati di carne;
  • facile da pulire.

Quando mi riferisco alla terracotta, ovviamente mi riferisco alla terracotta smaltata all’interno e all’esterno e cotta alle temperature più alte in modo da conferirgli qualità vera, perché per sua natura la terracotta è un materiale che assorbe, se non è realizzato secondo certi standard, meglio non comprarla: al primo utilizzo si impregnerà completamente di quello che hai cucinato.

In Italia abbiamo una lunga tradizione di produzione di pentole in terracotta per cui se scegli di usarla cerca qualcosa di italiano che non sbagli. Inutile dirti che la nostra terracotta è rigorosamente italiana! Alcune delle forme di pentole che ancora usiamo di terracotta risalgono a 300 anni fa e sono ancora esteticamente uguali. In tempi non proprio recenti sono state realizzate tante varianti, oltre alle classiche pentole o casseruole, si trovano pentole per cotture speciali: patatiere, peperoniere, pesciere, tajine e tanto altro.

Una che potresti veramente trovare interessante è la patatiera. Eccola nella foto.

 

Pensa che puoi cucinare le patate con questo strumento come sulla brace. Senza aggiunta né di liquidi, né di grassi: tutto sapore! In circa 40 minuti (con la buccia) potrai ottenere una cottura perfetta delle patate completandole semplicemente con l’aggiunta di olio ed erbe aromatiche, un “bomba” per il palato.

Ma torniamo alla terracotta, è un materiale fragile, potresti dirmi potrebbe rompersi. Anche la macchina nuova potrebbe graffiarsi, ti priveresti del piacere di acquistarla per questo? Non credo.

Ecco perché ti dico che secondo me questo aspetto è trascurabile, segui il mio ragionamento, come già ho avuto modo di dire per la ghisa, queste pentole sono le pentole della “domenica” (anche se usarle ogni giorno sarebbe un gran bene) quelle di quando hai tempo per cucinare qualcosa di speciale e vuoi ottenere un sorriso felice da chi ti sta intorno: immagina quando in tavola porti quella bella pignatta fumante oppure la patatiera con le patate arrostite!

Per cui la fragilità in un uso non intensivo è del tutto trascurabile e poi oggi le pentole sono realizzate in modo molto più resistente.

Secondo me una pentola di terracotta non può mancare nella tua cucina, deve avere il suo posto speciale,magari a vista: sai cosa comunica? Dice, in questa cucina c’è amore, passione voglia di stare insieme. Magari ti consiglio di partire direttamente considerando delle cotture speciali, di quelle che non puoi fare allo stesso modo in altre pentole, patatiera, tajine, peperoniera.

Così non ci saranno sovrapposizione con altre pentole che hai in casa. Almeno per iniziare, ma sono sicuro che ti affezionerai presto al modo di cuocere lento e “familiare” della tua pentola in terracotta e non ne potrai più fare a meno! Ti svelo un particolare trascurato, praticamente da tutti, la terracotta è ecologica. Infatti è un materiale inerte, non inquinante che può essere frammentato e avviato ad altri usi! Anche questa mi sembra una gran cosa da considerare!

La pentola in terracotta, si presta come visto a tanti tipi di cottura e anche stavolta vorrei darti una ricetta facile facile da poter fare con la tua nuova fiammante pentola in terracotta. Eccola per te:

Ribollita: zuppa toscana di fagioli, pane e cavolo nero

La ribollita con fagioli, pane e cavolo nero è una delle zuppe tipiche della tradizione toscana, in particolar modo fiorentina, e si prepara con ingredienti poveri e verdure tipicamente autunnali/invernali

Tempo di preparazione 1 ora 35 minuti
Persone 4
Difficoltà media
Tegame alto in terracotta da cm 24
INGREDIENTI

450 grammi fagioli cannellini
400 grammi cavolo nero
2 spicchi Aglio
6 cucchiai olio e.v.o.
1 Patata
2 Pomodoro
1 porro
1 rametto di rosmarino
1 rametto di timo
Pepe q.b.
1 carota
Sale q.b
2 cipolle
1 Pezzo di prosciutto di cotenna
1 gambo di sedano a coste
6 fette di pane (toscano )
1-Prepara il cavolo. Lava con cura il cavolo nero, sgocciolalo e taglialo a pezzi. Lava i pomodori, sbollentali per circa 1 minuto, sgocciolali, spellali e tagliali a dadini. Trita finemente l’aglio.

2-Fai il soffritto. Rosola per 4-5 minuti i pomodori con metà olio, l’aglio tritato, carota, sedano, cipolle, patata e porro, puliti e tagliati a dadini. Unisci i fagioli e mescola bene.

3-Versa il soffritto con i fagioli nella pentola di Terracotta. Unisci 1 litro di brodo dei fagioli, il cavolo e cuoci per più di 1 ora a fiamma bassa. Aggiungi il pane spezzettato e mescola.

4- Soffriggi, a parte, l’olio rimasto con l’altro spicchio d’aglio, timo e rosmarino, lavati asciugati e tritati, per 2-3 minuti. Così da insaporire. Versa l’olio aromatizzato nella zuppa e mescola.

5-Completa. Cuoci per circa 1 minuto, regola di sale, profuma con abbondante pepe, mescola e spegni. Irrora con un filo d’olio.

6-Per trasformare la zuppa di cavolo nero e fagioli in ribollita, preparala il giorno prima e riscaldala a fuoco basso, nella pentola in terracotta, al momento di servirla.

Se vuoi puoi  anche ricoprire la ribollita con 1 cipolla affettata a velo e di farla gratinare nel forno già caldo a 200° gradi.

Buon Appetito!

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